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Argentina-Germania 0-4 merita di essere impressa nelle memorie di chi ama le statistiche perché supera la storia di una sfida divenuta un classico per ribadire come il talento non può, da solo, determinare il risultato. Loew, il ct scolastico, supera l'estro di maradona e dei suoi Messi, Mascherano, Pastore con ragazzi di ferro e fuoco come Muller e Podolski e grandi saggi come Klose. E' Mueller a iniziare con la prima rete (3'). Poi Klose, Friedrich, di nuovo Klose. Una Germania travolgente che lascia un segno.
Cronaca Partita
La semifinale ci sta tutta. L'Argentina fatica fin da principio a contenere l'avanzata sulle fasce degli avversari e la Germania torna pericolosa con i tiri di Podolski e Muller poco prima dell'intervallo. Il secondo tempo si apre con la conclusione di Di Maria, fuori di poco. Messi e compagni non riescono a sfondare e Klose mette al sicuro il risultato: da terra Muller riesce a servire Podolski, che dalla sinistra piazza il cross basso per l'attaccante del Bayern Monaco. Alla mezz'ora arriva il tris di Friedrich dopo una grande percussione in area di Schweinsteiger. Maradona mischia le carte inserendo Pastore e Aguero nel finale. Non serve a molto: il quarto gol ne è la chiara esplicitazione.
Le parole di Maradona: "Non so se resto, il progetto continua"
Orgoglio, i miei uomini, il progetto. Maradona è il comandante Diego, l'ultimo a lasciare affondare l'Argentina umiliata, offesa, sottoposta a una lezione di calcio dalla serafica Germania e da Loew, quanto di più antitetico alla genialità inafferabile dell'uomo che segnò con la mano de Dios. In conferenza stampa, Maradona appare amareggiata ma non piegato. "Il sogno non si è realizzato ma abbiamo iniziato un percorso: tornare alle radici del calcio argentino. Potrei anche andarmene domani ma vorrei che questi ragazzi continuassero a dimostrare quanto valgono. Questa comunque e' una delle botte piu' forti che io abbia mai vissuto".
A un'ora dalla disfatta Maradona non nasconde la sua delusione per il sogno Mondiale sfumato soltanto ai quarti. Il ct poi difende le sue scelte contro chi "pensa che i giocatori argentini impegnati con i grandi club all'estero non possano giocare in Nazionale". Tutto cio', secondo Maradona, "e' falso". "Ho chiamato giocatori milionari che hanno dato il massimo e sono orgoglioso di loro - dice -. Il finale non e' stato quello sperato ma noi dobbiamo continuare questo percorso".
Come sempre, in un'esistenza come la sua, contraddittoria e controversa, Diego si sofferma per spogliarsi di inutile retorica. E' grande anche nella dissoluzione del sogno, come lo ha definito lui: "Sto per compiere 50 anni, li farò il 30 ottobre - ha detto - Questo è il momento più duro che abbia vissuto. E' un pugno di Muhammad Ali, non ho la forza per fare nulla. Provo una grande tristezza, più grande di quella che ho provato quando ho smesso di giocare. Questa è molto più dura perché la speranza di passare il turno era forte, tutti avevamo la speranza di vincere contro la Germania. Più che il risultato è la delusione che mi ha fatto male: da giocatore nell''82 non mi rendevo tanto conto. Ho quasi 50 anni ed è una delle botte più forti che ho vissuto".
Forse il rimpianto, che è comune ai suoi ragazzi, li terrà insieme. Un po' di dolore, forse, li riporterà uno agli altri. Per quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Le aspettative, deluse. Le soddisfazioni, inarrivabili. "Ha cercato il gol. Non ha segnato, ma ha fatto un gran Mondiale. Vedere Messi in lacrime negli spogliatoi è brutto: chi dice che Messi non sente la maglia dell'Argentina, è uno stupido".
Edited by Spain's - 5/7/2010, 13:38. -
MaRiO-SR.
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Grazie germania , grazie a te, adesso a 43Euros in più :xd:
Se stasera vince il Paraguai me ne vado di testa
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†•$T®ãG€~6•†.
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invece io conosco la distruttrice delle squadre.....3 squadre mia madre ha dett e sono uscite francia.italia,argentina .
