Vale e il rinnovo di Lorenzo "Per fortuna che c'è il muro"

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  1. -TeckBoy-
     
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    Rossi commenta così la notizia della permanenza del compagno-rivale alla Yamaha: "Ha fatto la scelta più intelligente, anche se io di fatto metto a posto la moto con cui lui poi cerca di battermi...". Sulla tentazione Ducati: "Mi piacerebbe, ma qui sto troppo bene e non mi muoverò"

    INDIANAPOLIS (Stati Uniti), 28 agosto 2009 – “Lorenzo ha rinnovato? Lunga vita al muro!”. Scherza ma non troppo Valentino Rossi nella conferenza stampa inaugurale del GP degli Usa che si corre domenica a Indianapolis. Il pesarese si è riferito alla struttura che divide il box Yamaha in due e di fatto sancisce la rivalità tra i due campioni che si stanno scannando (sportivamente parlando) per la supremazia della MotoGP. Inevitabile parlare col campione del mondo della notizia del fine settimana, il rinnovo di contratto del suo compagno di squadra. Rossi non si sottrae al fuoco incrociato di domande. Anche perché nella sua lotta a tutto campo coi rivali anche queste interviste servono a mettere pressione e stuzzicare i rivali.

    SBIRCIATA — “Che posso dire? Penso che abbia fatto la scelta più intelligente – spiega Rossi - in questo momento la Yamaha non è la moto più veloce ma quella col miglior assetto e velocità in curva. Certo sarebbe stato curioso vederlo all’opera anche su un’altra moto come quando ho cambiato io da Honda a Yamaha. Così il campionato rimarrà più o meno uguale. Avendo due piloti che vanno così forte, lo sviluppo della moto è accelerato. Per ora siamo in vantaggio, ma capisco anche chi fa il lavoro di sviluppo durante le gare. Il pericolo è quello di fare come la Ferrari e la McLaren in F1 che per vincere il campionato del 2008 hanno spinto talmente tanto da trovarsi in affanno nel 2009. Credo comunque che la Yamaha rimanga il punto di riferimento per tutti i piloti della MotoGP”. Poi gli chiedono del muro che divide il box: “Onestamente non so se sia il modo migliore di gestire due piloti così e poi – ammette un po’ sconsolato e il sorrisetto furbo – non so nemmeno se serva così tanto, i computer sono lì aperti e una sbirciata a quello che fa l’altro capita di darla. È sempre difficile in un team non dire al tuo compagno di squadra cosa stai facendo, sarebbe un segreto di Pulcinella. Il fatto è che io metto a posto la moto e che poi la usa anche Lorenzo...Comunque lunga vita al muro”. Tanto per essere diplomatici.


    Una spettacolare piega di Valentino. Epa DUCATI — La Ducati ha tentato Lorenzo in questi mesi, è sulle tracce dell'altro spagnolo della Honda, Dani Pedrosa, ma non viene mai in mente a Rossi che correre con la moto di Borgo Panigale possa essere una bella sfida? "o ho sempre avuto questa grandissima curiosità - confida Rossi - anche perchè penso che riuscirei a giudare la Ducati come piace a me, quindi sarei competitivo. Ma la cosa più importante in questo discorso è un'altra: è che io sto troppo bene in Yamaha. Ho un'atmosfera che mi piace, lavoro con le persone che voglio io, ho il mio team con il quale lavoro da 10 anni e che non so se si potrebbero portare in Ducati. Chi me lo fa fare di andare via? Sono andato via dalla Honda per il gusto della sfida e perchè c'erano delle incongruenze, mentre in Yamaha non ce ne sono. Però la curiosità c'è, anche perchè ho una grandissima stima per Filippo Preziosi che secondo me è un fenomeno, quindi sarebbe bello lavorare con lui, però penso che sarà difficile".

    PUNTI — Poi uno sguardo alla gara. Valentino è tranquillo: “E’ bello tornare qui a Indy, specie con ben altre condizioni meteo. Posso dire che rispetto alle altre piste questa ha delle curve un po’ strane. Comunque sono tranquillo, abbiamo i dati presi lo scorso anno e quindi non vedo l’ora di cominciare il lavoro”. Rossi non vuol sentire parlare di campionato in pugno: “Sei gare sono lunghissime, c’è solo da restare concentrati, l’obiettivo è fare punti”.


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